Albert Einstein – Felicità
Un tavolo, una sedia, un cesto di frutta e un violino. Di cos’altro necessita un uomo per essere felice?
Un tavolo, una sedia, un cesto di frutta e un violino. Di cos’altro necessita un uomo per essere felice?
Sono felice perché ho amato tanto in passato.Sono felice perché anche ora ho qualcuno da amare, ma ciò che mi fà stare bene con me stessa e che non ho mai odiato.
Che i tuoi giorni siano belli come un arcobaleno, sereni come un giorno d’estate, caldi come un abbraccio sincero, ricchi come un sorriso. Che tuoi giorni che verranno siano come il tuo cuore desidera, ed io qui a guardarti mente tu vivi i tuoi giorni felici.
Che cosa strana sembra essere questa che dagli uomini viene chiamata piacere; e come sorprendentemente essa, per sua natura, si trova con quello che sembra il suo contrario: il dolore. Ed essi tutti e due insieme non vogliono coesistere nell’uomo, ma se poi qualcuno insegue l’uno di questi e l’afferra, egli, in un certo modo, è obbligato a prendere anche l’altro, come fossero attaccati ad un sol apice, pur essendo due.
Voglio fermare il tempo in questo preciso istante, in questo momento di estrema felicità. Lo incido nel cuore e nella mente per custodirlo, so che non andrà più via. Ci sono cicatrici dolorose e cicatrici di serenità e gioia che rimarranno sempre in noi.
Non si può essere felici se si è soli, se nessuno ha bisogno di noi.
Guardandoti dentro puoi scoprire la gioia, ma è soltanto aiutando il prossimo che conoscerai la vera felicità.