Albert Einstein – Filosofia
È più facile scindere un atomo che abolire un pregiudizio.
È più facile scindere un atomo che abolire un pregiudizio.
Personalmente non ho paura dell’ingratitudine umana, temo più la rivalsa degli ingrati, perché, spesso, appena liberati dal malessere, guardano il riconoscimento come debito e chi ha patito non accetta d’esser debitore.
Avrei voluto sdraiarmi su una panchina a guardare il cielo, ma qualcuno direbbe che sono una filosofa… altri che sono una barbona.
La realtà non è mai chiara. Nella realtà va cercata l’oscurità. Quella che svela il segreto.
Ammiro come si possa mentire appoggiandosi sulla ragione.
Arriva un punto in cui non si ha più interesse a capire se stessi, figuriamoci gli altri.
Nello spazio finito d’una clessidra vuota, il tempo è infinito.
Personalmente non ho paura dell’ingratitudine umana, temo più la rivalsa degli ingrati, perché, spesso, appena liberati dal malessere, guardano il riconoscimento come debito e chi ha patito non accetta d’esser debitore.
Avrei voluto sdraiarmi su una panchina a guardare il cielo, ma qualcuno direbbe che sono una filosofa… altri che sono una barbona.
La realtà non è mai chiara. Nella realtà va cercata l’oscurità. Quella che svela il segreto.
Ammiro come si possa mentire appoggiandosi sulla ragione.
Arriva un punto in cui non si ha più interesse a capire se stessi, figuriamoci gli altri.
Nello spazio finito d’una clessidra vuota, il tempo è infinito.
Personalmente non ho paura dell’ingratitudine umana, temo più la rivalsa degli ingrati, perché, spesso, appena liberati dal malessere, guardano il riconoscimento come debito e chi ha patito non accetta d’esser debitore.
Avrei voluto sdraiarmi su una panchina a guardare il cielo, ma qualcuno direbbe che sono una filosofa… altri che sono una barbona.
La realtà non è mai chiara. Nella realtà va cercata l’oscurità. Quella che svela il segreto.
Ammiro come si possa mentire appoggiandosi sulla ragione.
Arriva un punto in cui non si ha più interesse a capire se stessi, figuriamoci gli altri.
Nello spazio finito d’una clessidra vuota, il tempo è infinito.