Alberto Jess – Morte
Chi s’avvelena di ricordi, muore nel passato.
Chi s’avvelena di ricordi, muore nel passato.
Non c’è sangue ne carne di fronte all’eternità.
Non è la morte finale la tragedia della vita, ma tutte quelle morti che sono dentro la vita.
Chi non sa cos’è la vita, come può sapere cos’è la morte?
Il destino non ci precede: ci cammina a fianco.
Voi che mi accompagnate a spallaper l’ultima passeggiatanon state a discuterne troppolasciate perdere come sono mortoil dramma vero è come sono vissutonon scambiate di male di un’ora col male di anni.
Sono come la morte con la falce. Con facilità lascio crescere la vita e concedo fiducia e con altrettanta facilità spazzo via tutto ciò che non serve più davanti al mio cammino.
Non c’è sangue ne carne di fronte all’eternità.
Non è la morte finale la tragedia della vita, ma tutte quelle morti che sono dentro la vita.
Chi non sa cos’è la vita, come può sapere cos’è la morte?
Il destino non ci precede: ci cammina a fianco.
Voi che mi accompagnate a spallaper l’ultima passeggiatanon state a discuterne troppolasciate perdere come sono mortoil dramma vero è come sono vissutonon scambiate di male di un’ora col male di anni.
Sono come la morte con la falce. Con facilità lascio crescere la vita e concedo fiducia e con altrettanta facilità spazzo via tutto ciò che non serve più davanti al mio cammino.
Non c’è sangue ne carne di fronte all’eternità.
Non è la morte finale la tragedia della vita, ma tutte quelle morti che sono dentro la vita.
Chi non sa cos’è la vita, come può sapere cos’è la morte?
Il destino non ci precede: ci cammina a fianco.
Voi che mi accompagnate a spallaper l’ultima passeggiatanon state a discuterne troppolasciate perdere come sono mortoil dramma vero è come sono vissutonon scambiate di male di un’ora col male di anni.
Sono come la morte con la falce. Con facilità lascio crescere la vita e concedo fiducia e con altrettanta facilità spazzo via tutto ciò che non serve più davanti al mio cammino.