Alberto Jess – Morte
In fondo gli uomini riflettono in vita sulla morte, perché sanno di non potervi riflettere dopo.
In fondo gli uomini riflettono in vita sulla morte, perché sanno di non potervi riflettere dopo.
Bisognerebbe imparare ad onorare le persone meritevoli quando sono in vita, e non svegliarsi un giorno qualsiasi e iniziare ad osannarle solo perché il corso della loro vita è cessato.
L’uomo dovrebbe essere tumulato nella propria cantina. È lì che dimora la sua storia.
La morte: per molti può essere un’espiazione delle colpe lungo il cammino delle vita, ma non potrà mai ripagarle.
Solo la parola mette i brividi, ma ora sono vivo e non voglio pensare ad altro… un bacio a tutti, vivi e morti…
La poesia per me è visione dell’orizzonte: l’orizzonte è dove tutti i tuoi desideri, le tue passioni, i tuoi sogni, le tue sofferenze, i tuoi rimpianti, il tuo futuro e il tuo passato si fondono col mare e il sole in un eterno presente! Io vedo i miei versi danzare all’orizzonte, così li raccolgo quando ancora si agitano e vibrano pieni di vita e magica alchimia.
La morte è un fenomeno terribile per i vivi.