Alberto Martini – Religione
Chiunque accanto a me è bisognoso, è il mio prossimo.
Chiunque accanto a me è bisognoso, è il mio prossimo.
Tre sono le credenze religiose collocate sopra tutte le altre nella universalità dei comuni giurati: la vita è bella e degna che severamente e magnificamente la viva l’uomo rifatto intiero nella libertà; l’uomo intiero colui che sa ogni giorno inventare la sua propria virtù, per ogni giorno offrire ai suoi fratelli un nuovo dono; il lavoro, anche il più umile, anche il più oscuro, se sia bene eseguito, tende alla bellezza e orna il mondo.
Dicono che alla fine Dio perdonerà tutti, ed è proprio lì il problema.
La religione è una candela dentro una lanterna multicolore. Tutti la vedono attraverso un particolare colore, ma la candela è sempre la stessa.
Il crocifisso al collo è la cravatta dei poveri di spirito.
Io sempre ho affermato e affermerò che esiste la stirpe degli dèi celesti, ma non credo che si occupi di ciò che fa la stirpe umana; infatti se se ne occupasse, ai buoni andrebbe bene, ai cattivi male, mentre ora non è affatto così.
Se Dio esiste, non abbiamo bisogno dei preti. Se Dio non esiste, non abbiamo bisogno dei preti.