Aldous Leonard Huxley – Musica
Dopo il silenzio ciò che si avvicina di più nell’esprimere ciò che non si può esprimere è la musica.
Dopo il silenzio ciò che si avvicina di più nell’esprimere ciò che non si può esprimere è la musica.
La musica è l’equalizzatore delle mie giornate, l’energia che riequilibra gli elementi negativi e amplifica quelli positivi.La musica è la potenza, il vigore, l’adrenalina artificiale, il fuoco d’artificio del nostro “spirito”, guida sperimentale nell’affrontare la quotidianità, antidolorifico naturale, le endorfine naturali per il nostro corpo, la sublimazione congiunturale dei sensi e del corpo.La musica è poiché noi siamo, poiché senza di lei non saremmo, poiché senza di lei l’uomo sarebbe un automa senza adrenalina; benzina del nostro corpo che accende le nostre menti mettendole in contatto con la “dimensione delle dimensione temporale”: “la musica”…
Chi non ha mai avuto un idolo non può capire cosa si prova a vedere il proprio sogno passarti davanti e non poterlo avverare.
Nella vita tutto attorno a te può diventare musica: diventa musica la ristata complice di un amico. Diventa musica il sorriso di un figlio o di chi ami. Diventa musica il pianto e il dolore delle persone a te care. Diventa musica il grido disperato di una persona ferita. E come ogni musica che si ascolta può far sorridere e può far piangere.
Le parole producono suoni. Gli sguardi compongono melodie.
Le parole sono i suoni di un’orchestra dove l’istinto e la ragione si divertono a passarsi la bacchetta.
Il buio, caldi respiri, stridule note, pause vibranti, ritmi suadenti, un atmosfera accogliente, accenti, sincopati sospiri. Una lingua di battiti e silenzi in fuga. Tutto è buio.