Alejandro Jodorowsky – Vita
Il più grande dono è il dono dell’invisibile. Dissolversi significa consegnare al mondo ciò che gli appartiene.
Il più grande dono è il dono dell’invisibile. Dissolversi significa consegnare al mondo ciò che gli appartiene.
Nelle difficoltà della vita bisogna essere come i giocatori di carte. C’è chi tira fuori l’asso dalla manica, chi invece un poker d’assi. Io preferisco giocare la carta della lealtà, sempre a carte scoperte, anche se sono consapevole che nella vita, come nel gioco, viene premiato chi bara.
Le cose che non vanno mai per il verso giusto, quelle un po’ anarchiche e strafottenti delle regole, in fin dei conti mi piacciono.
Se una persona vuole vedere la stella più bella che c’è nel cielo guarda tre secondi fuori dalla finestra per tre volte ogni notte sperando appaia, noi siamo coloro che si sdraiano in un campo aspettando la comparsa.
Certo che fare del bene alle persone, ascoltarle e cercare di capirle a volte non sempre paga. Giusto; dobbiamo farlo perché lo sentiamo senza aspettarci nulla in cambio, ma quanto fa male quando in cambio ricevi una pugnalata. Ecco che ti domandi se dannarsi, esserci e comprendere ne valga veramente la pena. Io me lo sono domandato molto spesso e malgrado sappia che pochissime volte ne valga davvero la pena non intendo cambiare.
Eh sì, signori ascoltatori, questa è la vita e a volte succede che si perdono delle cose e ce ne si dispiace, forse vi disperate. Però, qualche volta, accade di ritrovarle o più spesso di perderle per sempre. Il tempo non cancella nulla e quel pensiero rimane lì, latente: ora hai cose nuove, diverse, che ti fanno stare bene. Vero, ma sostanzialmente falso. Quel pensiero salta fuori tutte le volte che qualcosa lo ricorda e farà sempre male. Più male in proporzione all’importanza della cosa perduta. E se la cosa perduta torna da sé? Siamo pronti a mettere da parte il male che ci ha fatto? Forse sì. Probabilmente no.
Si vive una sola volta. E qualcuno neanche una.