Alessandro Ammendola – Tristezza
Aspetterò che il domani lavi via dagli occhi quegli interminabili minuti persi da una lacrima.
Aspetterò che il domani lavi via dagli occhi quegli interminabili minuti persi da una lacrima.
Mi buttasti laggiù tra l’erba e il guard rail. Senza voltarti dicesti che non servivo a niente, non ti sembravo nemmeno più bella. Allorché i miei petali si chiusero formando un cappuccetto rigonfio nell’oro del tramonto. E accolsi il fiume salato del mio pianto.
Quando t’accorgi che dentro di te c’è rimasto solo il buio, è quello il momento di riaccendere la tua luce che hai tenuto per troppo tempo incomprensibilmente spenta!
Ho solo fatto la cosa giusta, ma adesso tu senti la tua anima spaccarsi in due e questa sensazione il mio cuore l’ha percepita, si è gelato di colpo, smettendo per un istante di battere, perché ho ferito a morte una delle poche persone che amo di più al mondo!
Ho una delusione che non riesco a scacciare via… non riesco più a fidarmi delle persone… a credere nelle loro parole e nei loro gesti… faccio fatica a tirar fuori quella che sono davvero… ho così tanto da dare alle persone… perché non riesco a trovare qualcuno che sia realmente interessato a quello che ho dentro… qualcuno che mi faccia brillare nel suo cielo…
Dolore… Angoscia… Disperazione… Vuoto… Rifiuto… Rabbia… Paura… Questa sono io!
Una spalla su cui piangere… una mano alla quale aggrapparmi, uno sguardo per non essere solo… un sorriso per un sorriso… nulla più.