Alessandro Ammendola – Tristezza
Aspetterò che il domani lavi via dagli occhi quegli interminabili minuti persi da una lacrima.
Aspetterò che il domani lavi via dagli occhi quegli interminabili minuti persi da una lacrima.
Alcuni mi appaiono così fusi con la loro condizione di “dolore” permanente, da farmi ritenere che la cosa veramente dolorosa per loro sarebbe perderlo.
I miei pensieri restano legati a te, le parole sono ferme nella mia gola, le mie emozioni sono sospese come in un fermo immagine dal giorno che sai, per il motivo che sai solo tu. Fallo sapere anche a me. Liberami da questa paura, dal vuoto senso di colpa, lasciami andare, sciogli questo nodo.
Il cuore di una donna è troppo fragile per riuscire a dimenticare quello che non andrebbe mai fatto,quello che andrebbe solo dimenticato.Forse è stato un momento di debolezza,un incrocio di sguardi,di cose proibite,la tentazione di quello che non si dovrebbe ma che si vorrebbe.Non so… so solo che si continua a pensare.
Ci sono persone eterne, eterne come viaggi, come attese, come minuti. Persone che come quei viaggi, quelle attese, quei minuti non vorresti passassero mai.
Credi che i mari sono formati dalle lacrime di tutta la gente che nei secoli ha pianto? Allora c’è tanta gente triste. E quando piange è il cielo che è triste? “No. Sono le nuvole. Immagazzinano la tristezza di tutto il mondo, e quando non ne possono davvero più, piangono.”
Quanto vorrei che i ricordi non diventassero tormenti… e che i tormenti non diventassero dei ricordi…