Alessandro Ammendola – Tristezza
Sulla soglia del mio sguardo ho scoperto quanto sia difficile dimenticare la tua essenza.
Sulla soglia del mio sguardo ho scoperto quanto sia difficile dimenticare la tua essenza.
Trovo la tristezza uno degli stati d’animo più sconfortanti che possiamo provare. La tristezza è una ragnatela abbandonata in cui muoiono resti di speranze. I giorni dell’abbandono sono sempre uguali, monotoni, granelli di una clessidra rimasti sospesi nel vuoto; in quei giorni nulla fa la differenza, e non riesci a comprendere perché la vita comunque continua.
A volte quando respiro l’aria della tua assenza, penso alla fortuna che ho di poterti…
A volte mi rifugio in un mondo che non esiste, e lascio i miei pensieri che vagano senza controllo per strade che io non conosco fino a raggiungere l’anfratto più nascosto del mio cuore, quello in cui ci sei tu, anche se non sai di esserci…
Sarai triste se sarai solo.
Dicono che con la solitudine una persona si rafforza. Per molti e un opportunità per alcuni è una condanna.
Quando sono sotto la doccia piango pensando a te. Ogni volta che appari ai miei occhi io non voglio esserti amico, anzi vorrei essere molto di più. Per essere amico devo starti distante. Ogni volta che siamo vicini il mio cuore ti chiama e mi fa soffrire. Tu in me cerchi amicizia, io subisco il tuo volere. Soffro in silenzio, quando chiedi a me certe cose io rispondo sempre con sincerità e senza doppi fini. Ho sofferto troppo ed è ora di non soffrire più. Rinuncio all’esserti vicino fisicamente, ricordati che nel momento del bisogno per te ci sarò sempre.