Alessandro Baricco – Silenzio
Passarono ore, seduti uno accanto all’altro, a parlare e a tacere.
Passarono ore, seduti uno accanto all’altro, a parlare e a tacere.
Ci sono silenzi che sono solo silenzi e poi ci sono quei silenzi che non smettono di farsi sentire come forti mancanze.
La sensibilità di non saper ascoltare è come quel battito del cuore che non riusciamo più a sentire.
Ed in quest’angolo di silenzio guardo il mondo aspettandone la voce.
Nel silenzio sei autore della musica che componi, mentre ti ascolti.
Se hai qualcosa da dire, ma non conosci il modo giusto per dirlo, tanto vale che stai zitto.
Ma alla fine cos’è questo silenzio? Un male, un dolore, una cicatrice che spezza il fiato, ti logora l’anima, ti chiude il cuore e ti distrugge i sogni. Io amo il “rumore” quello forte, quello deciso, quello dove le parole ti fanno tremare il cuore, ti scoppiano dentro e ti dicono: io sono qui perché sei tutto quello che voglio e fanculo ai problemi, fanculo a chi non ci crede, fanculo al domani. Oggi siamo io e te e nient’altro che noi.