Alessandro Beggiato – Religione
Chi molto sa di amore molto sa di Dio, chi molto sa di Dio molto sa di amore.
Chi molto sa di amore molto sa di Dio, chi molto sa di Dio molto sa di amore.
Dio si serve dei venti contrari per condurci in porto.
Ho sempre pensato, e forse è un azzardo, che il mistero dell’Incarnazione fosse più grande di quello della Risurrezione.Perché un Dio che si fa bambino e poi uomo, quando muore non può che risorgere.
L’ateismo è più sulle labbra che nel cuore dell’uomo.
Il cattolicesimo è ciò che muore ora e paga dopo.
Credo che ognuno di noi nella vita incontri il Divino, collegandosi alla parte più profonda della sua anima. E la percezione di ciò che metafisicamente ci sfugge e ci sovrasta è molto soggettiva e dipende molto dalla sensibilità di ciascuno di noi. Rispetto le persone religiose, ma le religioni come fede organizzata non mi convincono affatto: i rituali per tutti, le icone per tutti, i santuari per tutti, i precetti per tutti, i dogmi per tutti nulla hanno a che fare con Dio. Dio è nei recessi della nostra anima, e stabiliamo con Lui un rapporto profondo ed esclusivo che non si può condividere con nessuno e in nessun rito. Dunque il fatto che io non abbia una religione non significa che io non abbia un Dio.
La sola cosa che frena Dio dal mandare un’altro diluvio è che il primo non è servito a niente.