Alessandro D’Avenia – Cielo
La notte è il luogo delle parole.
La notte è il luogo delle parole.
Che me ne faccio di una stella se ho il cielo rotto.
Il cielo è una danza di stelle, dove una romantica luna si innamora del suo…
Il cielo è fatto di stelle, le stelle che brillano per chi le guarda.
Non penso che Dio abbia alzato la sua mano con ira contro di me perché voleva salvare i suoi figli dai miei sogni. Essi non riguardavano né Lui né i suoi, ma solo chi li aveva sognati, per questo l’invidia di un padre che falsifica il merito, che ama i figli e per loro vuole le primizie. Dunque, erano la bellezza e la luminosità senza pari che hanno attirato gli angeli come mosche, per immetterle nel Mondo e raddoppiare la forza, la lucentezza dei sogni dei figli. In fondo, quello che fa girare l’universo, è la ciccia. Ma avere troppo, per la luce, ha i suoi lati distruttivi. Se questa Luce è immessa in un Mondo, si consuma nella vastità troppo grande di questa energia, diventa la malattia di cui esso morirà, in cui si replicherà, insieme ai creatori e agli angeli, a Dio e al Diavolo, che ne fanno parte.
Nel cielo innumerevoli forme di nuvolesi muovono come gregge.Il gregge lo conduce il pastore ed…
Nel cielo noi speriamo… ad esso il volto alziamo!