Alessandro D’Avenia – Libri
La mia corazza di ferro si è ammorbidita fino a diventare di panna nel giro di poche ore.
La mia corazza di ferro si è ammorbidita fino a diventare di panna nel giro di poche ore.
Mi si è frantumata un’anfora di porcellana tra le mani, ed essa pianse per me, non rattristarti – disse – anch’io fui come te, il più delle volte anch’io frantumavo le anfore, anche tu un giorno sarai un’anfora, e frantumerai come lei.
Per la carta c’è un nemico più temibile del fuoco: la censura.
Alcuni libri si fanno leggere tutto d’un fiato. Ti arricchiscono la mente, ti fanno sognare, o semplicemente ti lasciano scoprire nuove emozioni.
Una ragazza vestita di bianco avanzava verso di me, pedalando lungo la strada in salita.L’alba in controluce permetteva di scorgere la sua silhouette sotto il vestito di cotone.I lunghi capelli color fieno ondeggiavano coprendole il volto.Rimasi immobile, guardandola avvicinarsi, come un imbecille durante un attacco di paralisi.La bicicletta si fermò a un paio di metri da me.I miei occhi, o la mia immaginazione, intuirono il contorno di due agili gambe che si posavano a terra.Risalii con lo sguardo il vestito che sembrava uscito da un quadro di Sorolla fino a imbattersi nei suoi occhi, di un grigio così profondo da poterci cadere dentro.Erano fissi su di me con un’espressione sarcastica.Sorrisi e feci la mia migliore faccia idiota.
Ormai avrei dovuto esserci abituata, e tuttavia non era così. Avevo la sensazione che Edward fosse il genere di persona a cui era impossibile abituarsi.
Dopo quello di Venere ed il tuo, non c’è viso più bello. E se non credi alle mie parole, guarda tu stessa. Come tutti gli astri scompaiono al confronto del tuo chiarore quando risplendi argentea con i tuoi raggi luminosi, cosi lei è la più bella tra le belle: se non ci credi, la tua luce è cieca.