Alessandro D’Avenia – Stati d’Animo
Viene il giorno che ti guardi allo specchio e sei diverso da come ti aspettavi.
Viene il giorno che ti guardi allo specchio e sei diverso da come ti aspettavi.
Uguagliarsi (Luigi Ragusa) i miei genitori mi diedero un nome e, come d’uso, anche un cognome. Li anagrammai e ne fui tanto fiero, essendo il termine più giusto e vero. Il mio comportamento mirò al verbo: elargii sempre amore, senza riserbo.
Preferisco un intelligente silenzio a tante stupide parole. Preferisco un’indifferenza utile ad un’attenzione inutile. Preferisco guardare oltre il “Niente” per non rischiare di perdere nemmeno un secondo di ciò che veramente “vale”!
Le delusioni sono come una brutta ferita… per quanto si possa dimenticare, rimarrà sempre la cicatrice a ricordarti quanto hai sofferto.
Come un onda, del passato la brezza silenziosa ritorna. Sfiorerà la tua pelle per cibarsi del pianto lasciandoti in bocca il suo sale soltanto.
Ci sono cose. Piccole cose che non dimenticherò, che sono niente e invece restano più forti di tutto.
Mi piacerebbe che qualcuno, al posto di un semplice: “Ti vanno due chiacchiere?”. Mi dicesse soltanto: “Ti va un abbraccio?”, e che lo faccia senza attendere una mia risposta.