Alessandro Lemucchi – Vita
Rassegnarsi alla condizione, che la vita ci impone e come abbandonarsi al dolore inflitto dalle lame di una vergine di Norimberga immaginaria, che ci costringe ad accettare passivamente il destino.
Rassegnarsi alla condizione, che la vita ci impone e come abbandonarsi al dolore inflitto dalle lame di una vergine di Norimberga immaginaria, che ci costringe ad accettare passivamente il destino.
La vita è meravigliosa, anche se non è sempre come la vorrei. Ma sono certo e sicuro che un giorno ti troverò, anima mia,e questa mia vita sarà completa e più bella da vivere.
Nella vita tutto ciò che conta e chiunque conta non va soltanto ascoltato, osservato, capito, ma va vissuto, deve diventare parte di te.
Come sempre risalirò da quel vortice in cui molte volte mi perdo; “tristezza, delusione, incomprensione.” Risalirò come ho sempre fatto, con le mie sole forse, con le mie sole speranze. Mi aggrapperò alla speranza del domani, mi afferrerò all’affetto della mia famiglia, mi terrò all’amore dei miei figli e uscirò da quella stanza di silenzio chiamata “paura”, chiamata timore di non fartela, nel quale molti di noi si rifugiano. Ne uscirò indenne, ne uscirò vincitrice. Perché la vita la si deve prendere con coraggio ed anche se è dura, la si deve affondare tutti i giorni senza ma e senza se. E anche se ci riserva altri giorni terribilmente cupi e opachi, non dobbiamo assolutamente chiuderci a riccio, ma dobbiamo semplicemente richiuderci e riscoprirci più forti di tutte le insicurezze e i disordini che ci affollano il cuore.
Perdere un amico non è facile… sopratutto se questo è una persona speciale a cui tieni molto!Vedere tutte le persone piangere ed essere tristi accanto a te non ti aiuta, ma devi essere te il primo a smettere di essere triste e aiutare gli altri a ritrovare il sorriso!
Nella vita nulla è regalato e nulla è scontato. Non credere di essere il migliore perché per gli altri potresti essere il peggiore.
E se ti dicessi che: “Preferirei morire che smettere di vivere?”