Alessandro Lemucchi – Vita
Rassegnarsi alla condizione, che la vita ci impone e come abbandonarsi al dolore inflitto dalle lame di una vergine di Norimberga immaginaria, che ci costringe ad accettare passivamente il destino.
Rassegnarsi alla condizione, che la vita ci impone e come abbandonarsi al dolore inflitto dalle lame di una vergine di Norimberga immaginaria, che ci costringe ad accettare passivamente il destino.
Un uomo deve aver profonde radici nella sua patria, ma i suoi occhi dovrebbero guardare il mondo.
Qualunque cosa l’uomo guadagni deve pagarla cara, forse anche solo con la paura di riperderla.
Questa vita è una prova. È soltanto una prova. Se fosse stata una vita vera avremmo ricevuto ulteriori istruzioni su dove andare e cosa fare!
Se ci pensiamo bene,ci potremo paragonare a dei burattinai.Però avremo sempre un dubbio.Siamo noi a manovrarela nostra vitao a essere manomessida terze persone.
Sono una persona semplice, che si aggrappa alla speranza anche se la speranza sembra inesistente. Sono istintivamente complicata, odio la superficialità delle cose, delle persone. Accetto la vita imparando ogni giorno a gestirla, ad amarla; con fatica e sacrificio. Sono un volo chiaro di pensieri, sono l’alba che svanisce nel tramonto, sono ieri, oggi e domani. Sono l’alba di ogni mi giorno e risveglio di ogni mio incubo. Sono l’eccesso e la mancanza. Sono un volo libero. Sono un equilibrio che veglia su ogni mia scelta. Sono vita, respiro e lacrime, sono gioia, sorrisi e speranza. Sono me stessa sempre e comunque!
In certi casi qualcuno bussa alla nostra porta e noi non possiamo fare altro che aprire, altrimenti non saremmo più in grado di uscire di casa, perché quel qualcuno sarà sempre li, all’ingresso. Pronto a ghermirci e portarci lontano.