Alessandro Manzoni – Tristezza
Gli occhi non davan lacrime, ma portavan segno d’averne sparse tante.
Gli occhi non davan lacrime, ma portavan segno d’averne sparse tante.
Piango forse non sono io, sono quelli che mi fanno piangere, che di se stessi possono solo piangere.
Il vuoto che lasciano le persone è direttamente proporzionale allo spazio che avevamo riservato per loro nel cuore. Certe volte lo spazio è talmente grande che il cuore cessa di battere, se non addirittura di esserci.
Quando tu mi chiedi come io stia, io sempre ti rispondo “bene”, anche si dentro di me sto male.
Disperazione che stagna, come un treno che non partirà mai.
Se l’amore fosse veramente eterno io non soffrirei così tanto…
E sono di nuovo qui, ferito dall’ennesima violenza abbattutasi su di me come un uragano che con la sua forza spazza via un’intera città. Non ho vie di scampo, ma posso solo raccontarlo.