Alessandro Roscetti – Vita
Il tempo della morte è parte della vita: ripete il proprio carattere di Dignità.
Il tempo della morte è parte della vita: ripete il proprio carattere di Dignità.
Alla signora vita: hai sempre preso di più, più di quel che avevo, più di quanto io ti dovessi. Niente preavvisi, tu arrivi e ti prendi tutto. Beh, adesso non ho più nulla da darti, o meglio, non voglio più darti nulla. Siamo pari, anzi, sei in debito con me, e voglio sperare che tu abbia intenzione di saldare il prima possibile.
Arriva, sempre, un giorno in cui ti guardi negli occhi allo specchio e per la prima volta non puoi voltare lo sguardo altrove; può essere una malattia, una illuminazione, ma da quel momento nulla è più come prima. Puoi capire chi e cosa sei, senza alcuna via di fuga e decidere cosa vorrai essere: un Uomo o un vigliacco. A me è capitato con il cancro che, per assurdo, mi ha salvato la vita… altri, i cosiddetti “sani” non sono così fortunati.
La vita son pugni in faccia e carezze, bisogna abituarsi ad incassare per poi reagire ed infine godersi le carezze.
Tenta e ritenta ci sono cose nelle quali fallirai sempre, non sarà comunque una sconfitta. Per prendere il lato positivo che comunque c’è sempre bisognerebbe cambiare prospettiva, il modo di vederle e ragionarle e alla fine alcune saranno molto più che vittorie perché avremmo evitato, seppur fallendo, conseguenze peggiori.
Quando dell’incompetenza se ne fa una virtù, siamo all’apoteosi dell’idiozia.
La vera meta non è mai un luogo ma un nuovo modo di vedere le cose.