Alessandro Rossini – Paradiso & Inferno
Immagino l’aldilà come una bolla di sapone di ricordi e riccioli di zucchero filato che volano leggeri e bianchi nell’azzurro del cielo.
Immagino l’aldilà come una bolla di sapone di ricordi e riccioli di zucchero filato che volano leggeri e bianchi nell’azzurro del cielo.
Il Paradiso lo riceviamo in dono alla nascita, ignoriamo di averlo tutta la vita, lo pretendiamo alla morte.
Siamo all’inizio della fine. Spero tanto che il Superiore faccia presto.
Allora beati quelli che stanno in Paradiso, visto che da tempo immemore vivo all’Inferno.
Nel caso che qualcuno degli Osceni di Dio si renderà colpevole di qualche piccola sparizione, e sa di cosa parlo, può scommettere tranquillamente sulla Madre che i suoi finiranno in un inferno tale che Gli invocheranno supplicando e gridando il suo peggiore, tremendo e caldo degli inferni, al confronto un paradiso misericordioso, senza ottenerlo. Ne sarà direttamente responsabile. È una minaccia/promessa.
Quando i nostri progenitori furono cacciati dal paradiso, Adamo disse ad Eva: “Mia cara, viviamo in un età di transizione!”
Non temo l’inferno dopo la mia morte… l’ho già vissuto in questa maledetta vita.