Alessandro Rossini – Paradiso & Inferno
Immagino l’aldilà come una bolla di sapone di ricordi e riccioli di zucchero filato che volano leggeri e bianchi nell’azzurro del cielo.
Immagino l’aldilà come una bolla di sapone di ricordi e riccioli di zucchero filato che volano leggeri e bianchi nell’azzurro del cielo.
Abbandonare non vuol dire andarsene; andarsene non vuol dire mollare.
Se davvero esistessero paradiso ed inferno, qualunque essere umano dovrebbe essere in mezzo, perché di sicuro non esisterebbero né santi, né malvagi totali. Nella vita in un modo o nell’altro faremo sempre qualcosa di positivo o negativo.
Credere nella vita eterna rende accettabile la morte.
Forse il paradiso è solo un momento di pura felicità.
In tutti noi c’è un’energia pulsante e rinnovante, spesso soffocata dalla paura e dall’insicurezza. Essa è come una luce abbagliante che penetra in mezzo al buio dei nostri giorni.
Scricchiola, scricchiola, torre del purgatorio, che squarci il mondo come la luce. Trema, trema, torre della spina dorsale, a precipitare saremo noi o il cielo?