Alessandro Trolese – Tristezza
Il dolore peggiore non è mai diretto, è il dolore nel tempo che ti distrugge; la tua unica debolezza.
Il dolore peggiore non è mai diretto, è il dolore nel tempo che ti distrugge; la tua unica debolezza.
Il dono della vita se ne va. I ricordi tagliano più delle spade. La fredda notte gela il caldo sole. Impotente subisci il destino.
Non si può chiedere l’impossibile, a chi non può dare neppure il possibile. Ed il vuoto che rimane, è così vuoto da riempire l’anima.
È utopia pensare di svegliarsi senza sentire “il dolore” degli errori.
Sono nato sbagliato, o ho sbagliato a nascere?
Soffri molto quando vedi la causa che ti frantuma l’anima e ti crea crepe nel cuore, e non puoi fare nulla. Solo con il passare del tempo, forse ci sarà una soluzione, ma a volte il tempo sa essere più doloroso del dolore stesso.
Ancora oggi, nei miei occhi vedo immagini impresse di coloro che non ci sono più. È incredibile come un luogo o un oggetto, preservino quella memoria così immacolata di ricordi ed emozioni che puntualmente riaffiorano.Se ci penso mi vengono i brividi. Li erano racchiuse i miei anni, la mia vita e io stesso sono diventato insieme a loro “passato”. Già perché il tempo passa, ma non tutte le “cose” cambiano mai del tutto.