Alessia Porta – Tristezza
Le stagioni astronomiche non sempre coincidono con quelle emotive, ci sono inverni che sembrano primavere, e ci sono primavere che hanno i colori cupi dell’inverno.
Le stagioni astronomiche non sempre coincidono con quelle emotive, ci sono inverni che sembrano primavere, e ci sono primavere che hanno i colori cupi dell’inverno.
Le lacrime non sono segno di debolezza e non esprimono solo il dolore, ma anche emozioni d’amore o una parentesi di felicità.
Per abitudine ci si abitua a tutto. Ci si abitua alla noia, ci si abitua ai sacrifici, ci si abitua a fare a meno di questo e di quello, ci si abitua a una vita priva di emozioni. Ma la cosa che mi fa più terrore è cadere nella rassegnazione.
Malinconia, tu riflessa nei miei occhi tu sai, solo tu sai la mia vera malinconia!
È difficile regalare un sorriso a chi ti circonda se chi ti sta accanto smette di starti vicino.
La tristezza per alcuni è una brutta bestia ma per chi, come me, ha sofferto troppo, viene vista ormai come un buio angolo in cui rifugiarsi e in cui essere consolato da te senza preoccuparti di piangere, perché in questo angolo nessuno ti giudica tranne te stesso.
Ognuno ha le sue cicatrici. Alcune delle mie sanguinano ancora. Nei momenti più impensabili. L’importante è trovare chi, come un laccio stretto, divenga balsamo su pelle e cuore. I dolori non si dimenticano. Insegnano sempre. Il brutto è quando segnano soltanto.