Alex Pramix – Tristezza
Guardo le mie mani e sono maledettamente vuote. Quello che avrei voluto afferrare se n’è andato e il resto è scivolato via.
Guardo le mie mani e sono maledettamente vuote. Quello che avrei voluto afferrare se n’è andato e il resto è scivolato via.
Quando ti senti triste, non temere, il buio passerà e ritornerà la luce.
Le persone con il paraocchi vedono solo quello che gli fa comodo, di solito non ascoltano i consigli di nessuno ma in compenso ne dispensano a vagonate anche quando non vengono interpellati, perché sono convinti di essere sempre e comunque nel giusto innalzandosi a padre eterni salvo poi afflosciarsi come palloncini bucati quando qualcuno riesce a contrastarli con lealtà e verità dei quali non conoscono il significato.
Piove, sono accanto alla finestra, non la guardo, so benissimo che se lo facessi, le gocce di pioggia disegnerebbero il tuo viso su di essa.
Un alito di vento, un profumo, sta forse arrivando la primavera dentro al mio inverno?
Per sopportare tutto questo dolore, chiudo gli occhi e mi perdo nell’amore.
Sei come un mondo allo scoperto, privo di quella fantasia che a volte aiuta a sorreggerlo, dove nulla si può nascondere nemmeno il mio piccolo amore per protteggerlo!