Alex Pramix – Tristezza
Inghiottito dalla solitudine mi eclisso in un mondo fatto di silenzi e ricordi dove anche l’anima fatica a ritrovarsi.
Inghiottito dalla solitudine mi eclisso in un mondo fatto di silenzi e ricordi dove anche l’anima fatica a ritrovarsi.
Desiderare il meglio per allontanare il peggio.
Sto ridendo. Questo è ciò che la gente superficiale vede. Nessuno è capace di leggermi negli occhi, eppure, sono così trasparenti.
Vi è una tristezza nell’anima, che graffia su cicatrici ancora non cicatrizzate, quasi a voler dire, non ti permetto di lasciarmi sola!
A volte pensi di aver dimenticato come si fa a piangere, ma poi ti accorgi che hai solo imparato a farlo quando sei veramente triste.
Non capivo quelle parole, né capivo perché mi ferissero così tanto. Forse il fatto che fosse proprio lei a pronunciarle o forse perché rispecchiavano la verità con cui mi trovavo a convivere ogni giorno. Non sapevo se la verità facesse più male delle parole. In realtà sapevo, sapevo. Ed era proprio quella, la consapevolezza, che mi logorava. Quella consapevolezza che ti fa sentire sbagliato, fuori posto, inetto e ti lascia a mezz’aria con un’infinità di dubbi.
Con una lacrima a volte gioisci, con una lacrima pure irata inveisci, con una lacrima sei madre, con una lacrima forse ti ribelli e con tante lacrime debole spesso perisci. Tu, femminea d’emozioni, corrente di passioni, estrosa e malinconica, ami, ami, ami! E il tuo essere così ti pone fragile all’arbitrio delle follie, e il tuo essere così ti ricama la violenza sulla pelle della tua identità. E con una lacrima e un sorriso però resti unicamente quel che sei… donna, donna da amare sempre. E mai da cancellare abbattendo la tua volontà. È pregiata questa tua vita, per far esistere e crescere nel mondo l’amore.