Alex Zanotelli – Morte
Da questa lontana terra anche io griderò: “non sono d’accordo alla guerra!” Tra qualche anno ci diranno che avevamo ragione. Speriamo che non sia troppo tardi.
Da questa lontana terra anche io griderò: “non sono d’accordo alla guerra!” Tra qualche anno ci diranno che avevamo ragione. Speriamo che non sia troppo tardi.
Ho perso la gioia di vivere. Meglio andarsene con una vampata, che morire giorno dopo giorno. A volte mi sembra di timbrare il cartellino, quando sto per salire sul palco. Da anni ho perso il gusto della vita e non posso continuare ad ingannare tutti. Il peggior crimine è l’inganno. Ho bisogno di staccarmi dalla realtà per ritrovare l’entusiasmo che avevo da bambino. Sono anni che non provo più niente. Ho perso tutto l’entusiasmo. Anche la mia musica non è più sincera.
Non è la morte che ci spaventa, ma la strada che ci conduce ad essa.
Una donna sempre pia e timorata di Dio, alla morte del suo unico grande amore, rinnega tutto, tutto in quel che ha creduto e amato. Non ama niente, non si capacita all’idea che persone con grandi doti villane, restino sulla terra, mentre persone che lavorano sodo, e son amanti della buona vita vengono privati dagli affetti più cari in giovane età. La donna non ha pace, trova conforto nelle parole di un prete: donna se tu dovessi scegliere dei fiori da portare alla persona cara, e ti troveresti in un prato, quale sceglieresti? I fiori più belli e vivi di colore o quelli bui e spenti? Il nostro signore agisce così raccoglie dalla terra i fiori più belli.
Viviamo in una società dove la gente s’ammazza e ammazza con una facilità mostruosa. Ormai si sta perdendo il senso della vita.
Sentii ciò che sentiamo quando muore qualcuno: l’angoscia, ormai inutile, che non ci sarebbe costato niente essere stati più buoni.
Posso morire quando voglio: questo è il mio elisir di vita.