Alexandre Cuissardes – Paradiso & Inferno
Per molti ormai l’unica speranza è che esistano inferno e paradiso, ed una giustizia divina.
Per molti ormai l’unica speranza è che esistano inferno e paradiso, ed una giustizia divina.
Ci sono politici che si credono statisti, giornalisti che si credono politici, magistrati che si credono infallibili, furbi che si credono intelligenti, disonesti che si credono come gli altri cittadini “perché così fan tutti”. E ci sono gli italiani che invece sono sicuri di essere stati fregati un po’ da tutti.
Quando vediamo ed ascoltiamo chi pretende di rappresentarci proviamo rabbia per cosa fanno e vergogna ciò che dicono.
Per alcuni di noi, per cui la vita è o bianca o nera, o tutto o niente, o dentro o fuori, senza mezze misure…l’essenza di ogni oggetto che possiamo possedere, dal più scontato al più raro, viene massimizzata, fondamentalmente privandosene. Perché solo la privazione aumenta il desiderio. E quando il desiderio è estremo, la sua percezione e intensità sono equivalenti a quelle di un orgasmo. Ebbene si. Bisogna fare l’amore. Fare l’amore con il cibo, con le proprie passioni, con la propria mente, con il proprio corpo, con il proprio uomo. E fare l’amore significa arrivare allo stremo delle energie fino a far male, a far mancare il respiro, a nauseare. Una sorta di masochismo paradossalmente rigeneratore, che si raggiunge solo rendendo esclusivo l’approccio con l’oggetto. L’abitudine è assuefazione che sminuisce il suo straordinario valore. Per questo bisogna fondamentalmente privarsene…
Ci piace la compagnia del diavolo ma non ci piace averlo in famiglia.
Ho dovuto inventare luoghi che non esistono per poter sperare in un posto per me, ci vivo dalla sera al mattino, se riesco a dormire.
Bel risultato. A farmi stare in vita c’è solo la paura della morte.