Alexandre Cuissardes – Paura & Coraggio
Il coraggio è l’incoscienza usata con prudenza.
Il coraggio è l’incoscienza usata con prudenza.
È difficile che un papa che piace molto alla gente possa piacere alla gerarchia ecclesiastica.
Se continuiamo ad attaccare chiunque salga al potere per i suoi conflitti di interesse nessuno andrà mai bene, forse anche un naufrago su un’isola deserta avrebbe qualche conflitto di interesse.
Se non arrivi al limite come fai a sapere dove ti devi fermare?
Ormai la politica alimenta stampa satira e televisione, sono molti posti di lavoro, va tenuta in piedi secondo loro, va invece sdraiata e sotterrata secondo molti di noi.
La volgarità è il pretesto principe con cui i tromboni, di tutte le epoche, hanno cercato di tappar bocca alla satira. Si parva licet, anche del Boccaccio dicevano che era volgare e anche lui difendeva la sua arte, come me in questo momento. La verità è che la satira non è volgare, è esplicita. La satira usa come tecnica la riduzione al corporeo, alle esigenze fisiologiche primarie: mangiare, bere, urinare, defecare, scopare. Lo fa per sovvertire le gerarchie costituite. È il potere liberatorio della satira, secondo la tradizione millenaria che dalle sette dionisiache arriva fino al nostro Carnevale. Non esiste sacro senza profano. Il sacro senza profano diventa integralismo.
Uno stato che non è capace di imporsi se ha ragione, di cedere se ha torto, che stato è?