Alexandre Cuissardes – Politica
Ci sono politici che pur essendo ridicoli non riescono a fare ridere, in compenso fanno pena e rabbia insieme.
Ci sono politici che pur essendo ridicoli non riescono a fare ridere, in compenso fanno pena e rabbia insieme.
Su Napoleone ovviamente scherzavo: io sono il Gesù Cristo della politica, una vittima, paziente, sopporto tutto, mi sacrifico per tutti.
Finalmente una buona notizia: il governo Prodi ripristina il falso in bilancio com’era prima di Berlusconi, autore della controriforma del 2002 che di fatto cancellava per legge il reato di cui lui stesso era imputato. E che, come scrisse la bibbia del capitalismo mondiale, The Economist, “farebbe vergognare anche una repubblica delle banane”. Per i reati futuri non leggeremo più sentenze di assoluzione con l’imbarazzante formula “il fatto non è più previsto dalla legge come reato”. Tutti i veri liberali, sempre pronti a tirar fuori dal taschino il modello americano, dovrebbero esultare. O magari chiedere – come fa Giacomo Lunghini sul Sole 24 ore – che la nuova legge venga ritoccata per farvi rientrare le sanzioni previste dalla 231/2001 sulla responsabilità penale delle società (pare che il testo del governo se la sia scordata).
Questo paese è diventato un manicomio dove i matti pretendono di curare i sani.
È incredibile che esista un paese dove c’è chi per sperare di avere giustizia domani sia costretto a giustiziarsi oggi.
Gli illusionisti si guardano in teatro dopo aver pagato il biglietto, non si ascoltano ai comizi, né si votano.
La prima misura per sostenere la crescita del paese è lo stop alle tasse. Non ci può essere la sensazione, nel Paese, che ad ogni provvedimento ci sia un balzello, che ad ogni atto del governo e poi del parlamento ci sia una tassazione perché questo frena gli investimenti e frena lo sviluppo. Questa è la nostra priorità.