Alexandre Cuissardes – Politica
C’è scritto: “la legge è uguale per tutti”, ma si traduce: “la legge è disuguale per molti”.
C’è scritto: “la legge è uguale per tutti”, ma si traduce: “la legge è disuguale per molti”.
Ho l’impressione che la cultura sia diventata come la costituzione e la legge, ognuno la interpreta a modo suo e secondo l’opportunità. Questo fa si che ci siano molte persone che da “scemi del villaggio” siano diventate “scemi in politica”, e purtroppo sono in molti ad ascoltarli.
La giustizia che non funziona trasforma i cittadini in giustizieri ma poi li punisce come se fossero delinquenti.
Lo scopo della politica è concretizzare le idee dei furbi facendo credere che il bene di un singolo o di un gruppo sia il bene di tutti.
La libertà delinea il confine della dignità umana, ma la convivenza e l’amore ne esaltano il valore.
Il tribunale è una arena dove troppe volte vince il più forte non chi è nella ragione, l’avvocato che fa assolvere un colpevole o fa dare il torto a chi non lo ha vince la sfida, fa bene il suo lavoro ma fa male alla vera giustizia, del resto ad un innocente fanno lo stesso danno sia i giudici scarsi che i grandi avvocati che spesso tutelano i peggiori.
Chissà se alle mini primarie Bersani è stato applaudito perché piace la sua proposta di candidare prodi o se perché molti speravano che fosse l’ultima volta che si presentava da segretario.