Alexandre Cuissardes – Politica
Molti “nordisti” devono fare un passo indietro nelle loro critiche al meridione, ma molti “sudisti” devono fare un passo avanti per non meritarle.
Molti “nordisti” devono fare un passo indietro nelle loro critiche al meridione, ma molti “sudisti” devono fare un passo avanti per non meritarle.
La politica è come una poesianon devi essere un grande poeta per scriverema un grande filosofo per capiree meno capiscimeglio è.Segui la rima,su e giùperché le parole sono tutto,tutto quello che rimanedopo la recita.
Il primo “Settembre Nero” stuprò occhi ed anima di me bambino.L’invenzione del terrorismo, destabilizzante, vigliacco, infame.L’immensa potenza del male amministrato dal cubiculario del potere, affabile, rassicurante e da tiare con garanzia del “marchio di fabbrica”.Oggi, affermo con certezza assoluta che le “Gemelle” sono figlie di “Torri” con multinazionali cazzi.Tributo inevitabile per sollazzare l’occidente grasso in poltrona.Purtroppo non basta più.La Casa Bianca dalle finestre che ridono avrà già in cantiere pandemie controllate.
[…] chi poteva avere il coraggio di dare una notizia del genere, che un carrettiere socialista era stato massacrato in Alentejo sul suo barroccio e aveva cosparso di sangue tutti i suoi meloni? Nessuno, perché il paese taceva, non poteva fare altro che tacere, e intanto la gente moriva e la polizia la faceva da padrona.
Difenderò le mie idee fino al mio ultimo pensiero, come la Germania difese il suo territorio fino all’ultimo soldato.
Il socialismo non ha tempo, non ha confini, solo ragioni.
Un paese che premia i furbi e non gli intelligenti non ha futuro.