Alexandre Cuissardes – Politica
La più pericolosa delle malattie degli italiani è la politica, e purtroppo la sanità di stato non potrà mai curare quel tipo di malati perché se guarissero sarebbe la sanità di stato ad ammalarsi gravemente.
La più pericolosa delle malattie degli italiani è la politica, e purtroppo la sanità di stato non potrà mai curare quel tipo di malati perché se guarissero sarebbe la sanità di stato ad ammalarsi gravemente.
Si può essere a sinistra di tutto, ma non del buon senso.
Si dice sempre che l’Italia è un museo a cielo aperto ma se ci pensiamo bene e leggiamo i giornali forse è più un teatro a cielo aperto dove si consuma una tragicommedia.
Tutta l’arte è un vaneggio, la politica è un vaneggio; i supermercati e le autostrade, la scienza e la letteratura, la filosofia e la guerra. La religione è un vaneggio, le chiese e le sigarette. L’amore è uno dei vaneggi più grandi. Noi stessi siamo un vaneggio chimico che sta in piedi e parla per non so quale tipo di miracolo. Siamo arte, la terra è arte e un vaneggio perché l’universo è un vaneggio enorme. Questo stesso commento è un vaneggio, ma qualcuno potrebbe considerarlo poetico e quindi arte. Secondo me è arte tutto quello che contiene l’impegno di una qualsiasi parte del cervello e i sentimenti, soprattutto gli ultimi perché sono un vaneggio del cervello e aiutano a produrre arte, più grande è il sentimento, più grande è il vaneggio, più grande è l’opera. Oggi mi andava di pensarla così, domani potrei anche pensarla in modo diverso, ma credo di no, ne sono quasi certo.
Basta scontri, serve dialogo.
Mi accontento ormai di cosi poco che se anche domani fosse come oggi mi andrebbe bene, ma resto sempre ostinatamente in attesa del peggio.
La legge era figurativa.