Alexandre Cuissardes – Società
Una “certa” giustizia è una offesa alla giustizia.
Una “certa” giustizia è una offesa alla giustizia.
È vero che la vita delle persone è sacra, ma a volte vengono costrette a vivere così male che forse preferirebbero una fine veloce e dignitosa.
Quanto più semplice la legge, tanto più difficile l’applicazione.
Vivo qui, in un mondo dove non vai avanti se non sei raccomandato, non fai nulla se non hai conoscenze mafiose. Vivo qui, in un’Italia senza futuro, in un’Italia dove il popolo è unito solo quando muore qualcuno o solo quando vince l’Italia. Qui, dove la gente vive solo per dare importanza a cose che non servono a nulla, anzi servono solo a fare un favore hai nostri politici, quello di distrarci in modo in cui non vediamo la realtà in modo in cui non pensiamo alla disoccupazione, il disagio che si crea con questa crisi. Aumentano le tasse, e noi siamo pronti a lamentarci per un singolo istante, senza reagire, senza ribellarsi, senza scendere nelle piazze e dire “No. Noi non siamo d’accordo!”. Siamo tutti bravi a dire forza italia! Sono orgogliosa/o di essere italiano/a, Ma che italiano sei? Che lasci il futuro dell’italia nelle mani di questi politici disonesti e “magna magna”? Ci hanno tolto il diritto di lavorare, e noi togliamoci il diritto di governare, perché loro non sono in grado. Loro vogliono distruggere quest’italia, fino a quando un giorno e penso anche da adesso viene chiamata “povera italia!” Svegliaa italia! Siamo persone, un popolo, non un gregge di pecore!
Meglio una anarchia di intelligenti che una democrazia di stupidi.
C’è un esperimento per il quale tutti ci offriremmo volentieri come cavie, quello di provare se i miracoli esistono.
Dopo i primi vagiti ormai passiamo direttamente ad usare l’inglese, all’italiano ci penseremo poi. Forse.