Alexandre Cuissardes – Società
Al congresso del partitoil presidente ha utilizzato il suo immenso potereper fermare il vento.L’opposizione non potrà più commentareche “dice parole al vento”.
Al congresso del partitoil presidente ha utilizzato il suo immenso potereper fermare il vento.L’opposizione non potrà più commentareche “dice parole al vento”.
Mille volte volte ti sei fatto sfuggire quel momento giusto, che poteva cambiare tutto, o forse lo fuggivi. Oggi no, oggi quel momento ti ha imprigionato, ma sei tu che servi a lui.
Che strano paese, dove inorridiamo al solo sentir parlare di pena di morte ma ignoriamo le morti quotidiane causate da colpe e negligenze di chi la pena di morte poi la rifiuta per principio.
Ci sono persone che parlano, parlano sempre, parlano troppo.Parole urlate, sussurrate, gridate, sospirate.La gente quando parla troppo è perché non ha nulla di interessante da dire.
La legge non fa testo, la legge fa pretesto, prende tempo e ragione per sé, a te lascia solo quel po’ di resto.
Il popolo onora l’oscurità come un’arte.
Nella consuetudine che si creata, noi stiamo andando verso un futuro incerto. Sosteniamo di essere liberi di esprimere quello che siamo. Purtroppo non è così. Noi facciamo parte di un meccanismo molto complesso da capire, ma molto semplice dall’essere eseguito. Siamo numeri e non persone, ciò che facciamo è un calcolo fatto da menti che ci costringono ad essere sottoposti ad abusi mentali senza rendercene conto. Come marionette ci dicono cosa fare, mangiare, vestire. Siamo talmente succubi che non ci accorgiamo d’indossare maschere divenire burattino. Dobbiamo lavorare per vivere così ci hanno istruito, però non ci hanno detto che per vivere dobbiamo essere sciavi. La maggior parte di noi è strettamente legata a doppio filo, con una mano prendi con l’altra dai. Negli ultimi anni il divario dare avere ha creato più dipendenze e meno possibilità di vivere con dignità. Questo sistema è stato creato per tenerci sottomessi e obbligarci ad essere considerati numeri e non persone. Semplicemente ci stanno facendo morire. Quando arriveremo al punto di non ritorno si scatenerà il caos che porterà inevitabilmente ad un’ampia serie d’azioni dove non è scontata una rivoluzione contro chi oggi tira li fila del comando. Spero vivamente che in futuro prossimo ci sia la consapevolezza di non indossare maschere e essere come marionette e prendere posizioni certe per scongiurare la catastrofe. Se fossi nei panni di chi ora tessa le fila cercherei di portare avanti una strategia più umana e civile possibile e renderci la nostra dignità.