Alexandre Cuissardes – Società
C’è chi studia le leggi non per applicarle o farle rispettare, ma per insegnare ad aggirarle.
C’è chi studia le leggi non per applicarle o farle rispettare, ma per insegnare ad aggirarle.
Pensavo che dovessero essere i migliori a guidare e gli altri a seguire, non i peggiori a voler guidare e gli altri a non seguire.
Tutti siamo potenziali criminali. Il crimine non ha sesso né posizione geografica né religione.
Probabilmente i politici venderebbero anche lo “jus primae noctis” delle neo spose degli altri pur di fare cassa.Molti italiani invece comprerebbero volentieri lo “jus primae boctis” verso i politici.
È vero che la vita delle persone è sacra, ma a volte vengono costrette a vivere così male che forse preferirebbero una fine veloce e dignitosa.
È più facile cercare di far passare l’idea che c’è differenza fra la percezione dei reati ed il loro numero reale, che molti di questi vengono commessi soprattutto perché c’è chi si fa fregare, è ignorante, ingenuo e sbadato, piuttosto che dire che il vero motivo è perché ci sono troppi furbi, troppi delinquenti, troppi impuniti in giro.Il “c’è chi si fa fregare” chiama in causa il singolo, il “fesso” di turno, quasi lo accusa, lo ridicolizza. E serve a coprire la realtà, cioè che i delinquenti ci sono ed aumentano perché il loro resta un mestiere che conviene. Riconoscere questo coinvolgerebbe le istituzioni e le costringerebbe a dover ammettere il loro fallimento.
Tema: cosa pensi della giustizia italiana.Svolgimento, come si può parlare di qualcosa che non esiste?