Alexandre Cuissardes – Società
Purtroppo ormai giudici e forze dell’ordine troppo spesso fanno paura a chi da loro dovrebbe sentirsi protetto e lasciano indifferenti quelli che invece dovrebbero temerli.
Purtroppo ormai giudici e forze dell’ordine troppo spesso fanno paura a chi da loro dovrebbe sentirsi protetto e lasciano indifferenti quelli che invece dovrebbero temerli.
Quando i potenti litigano, ai poveri toccano i guai.
Aprile dolce dormire. Ma in questi tempi l’aprile è soltanto l’ennesimo mese dell’ingiusto morire.
“Ama gli altri come te stesso”. Se dovessimo applicarlo alla lettera qualche mattina strozzeremmo il primo che incontriamo per strada.
Per salvare l’Italia dal default (bancarotta, fallimento) la classe politica ha previsto per il popolo italiano tagli, sacrifici, lacrime e sangue. Ma i nostri cari (nel senso di costosi) parlamentari che tra indennità parlamentare, rimborsi a vario titolo, spese varie, vantaggi a bizzeffe e vitalizi d’oro, per salvare l’Italia, non rinunciano a nessuno dei loro privilegi. Tutto grava sulle spalle del popolo italiano che con stipendi e pensioni da fame è chiamato a salvare la Patria.
Noi non conosciamo le persone quando vengono da noi; dobbiamo andare noi da loro per sapere quel che sono.
Quante volte lottiamo affinché la verità vinca sulla menzogna, quante ferite e dolori nel cuore dobbiamo sopportare prima che arrivi la giustizia che invochiamo a gran voce? Per quanto dobbiamo reprimere la nostra indignazione in nome di un bene che stenta ad arrivare?
Quando i potenti litigano, ai poveri toccano i guai.
Aprile dolce dormire. Ma in questi tempi l’aprile è soltanto l’ennesimo mese dell’ingiusto morire.
“Ama gli altri come te stesso”. Se dovessimo applicarlo alla lettera qualche mattina strozzeremmo il primo che incontriamo per strada.
Per salvare l’Italia dal default (bancarotta, fallimento) la classe politica ha previsto per il popolo italiano tagli, sacrifici, lacrime e sangue. Ma i nostri cari (nel senso di costosi) parlamentari che tra indennità parlamentare, rimborsi a vario titolo, spese varie, vantaggi a bizzeffe e vitalizi d’oro, per salvare l’Italia, non rinunciano a nessuno dei loro privilegi. Tutto grava sulle spalle del popolo italiano che con stipendi e pensioni da fame è chiamato a salvare la Patria.
Noi non conosciamo le persone quando vengono da noi; dobbiamo andare noi da loro per sapere quel che sono.
Quante volte lottiamo affinché la verità vinca sulla menzogna, quante ferite e dolori nel cuore dobbiamo sopportare prima che arrivi la giustizia che invochiamo a gran voce? Per quanto dobbiamo reprimere la nostra indignazione in nome di un bene che stenta ad arrivare?
Quando i potenti litigano, ai poveri toccano i guai.
Aprile dolce dormire. Ma in questi tempi l’aprile è soltanto l’ennesimo mese dell’ingiusto morire.
“Ama gli altri come te stesso”. Se dovessimo applicarlo alla lettera qualche mattina strozzeremmo il primo che incontriamo per strada.
Per salvare l’Italia dal default (bancarotta, fallimento) la classe politica ha previsto per il popolo italiano tagli, sacrifici, lacrime e sangue. Ma i nostri cari (nel senso di costosi) parlamentari che tra indennità parlamentare, rimborsi a vario titolo, spese varie, vantaggi a bizzeffe e vitalizi d’oro, per salvare l’Italia, non rinunciano a nessuno dei loro privilegi. Tutto grava sulle spalle del popolo italiano che con stipendi e pensioni da fame è chiamato a salvare la Patria.
Noi non conosciamo le persone quando vengono da noi; dobbiamo andare noi da loro per sapere quel che sono.
Quante volte lottiamo affinché la verità vinca sulla menzogna, quante ferite e dolori nel cuore dobbiamo sopportare prima che arrivi la giustizia che invochiamo a gran voce? Per quanto dobbiamo reprimere la nostra indignazione in nome di un bene che stenta ad arrivare?