Alexandre Cuissardes – Società
Eravamo la culla del diritto, adesso ne siamo diventati la bara, in compenso però siamo orgogliosamente la culla del rovescio.
Eravamo la culla del diritto, adesso ne siamo diventati la bara, in compenso però siamo orgogliosamente la culla del rovescio.
Dietro la fine di un potente spesso non c’è, come appare, una sollevazione popolare, ma la mano di un altro potente.
Chi è pieno di ideologia di solito è vuoto di buonsenso.
Rosso di sera, un altro politico in galera, bel tempo per domani si spera.
È una società, o sistema in cui più possiedi e più sei vuoto, più sei povero e più sei deriso, più “bravo” sei nel tuo lavoro più in realtà sei manipolato dai poteri forti, la sensibilità è considerata una debolezza e la bestialità una forza e l’arricchimento di pochi conta più del benessere collettivo. Conta più l’apparire che l’essere e la paura non è mai stata più dominante. Il benessere materiale e i comfort sono un ottimo ricatto per zittire i popoli i quali avranno paura che “paparino” (il potere) toglierà loro il poco che hanno se non faranno i “bravi” (sottomessi). E così scambiamo il nostro tempo con il denaro (pezzo di carta senza reale valore tranne quello di cui ci hanno persuaso).
Fascisti e comunisti. Cristiani e satanisti. Religiosi e atei. Persona comune e persona alternativa. Guerrafondai e pacifisti ciechi. Queste sono tutte facce della stessa medaglia, se a queste persone togli la maschera scopri che sono gli stessi soggetti con la stessa cattiveria ed infelicità.
Leggere fumetti giapponesi, da destra a sinistra, è un bell’esercizio soprattutto perché scopriamo che tanti esseri umani, pur avendo abitudini contrarie alle nostre, non sono per nulla stronzi, cattivi o pericolosi.