Hanno colpa i nostri silenzi, come le troppe parole, è una colpa lo stare fermi e lo è il muoversi troppo. Abbiamo colpa noi. Ma la colpa più grave, quasi un reato è soprattutto l’essere un moderato, essere ragionevole, avere il senso della misura.
Un paese con uno stato che permette che i suoi cittadini si uccidano è un paese dove vige la pena di morte.
Chi è felice dice di camminare sollevato da terra,chi è disperato spesso sta anche lui sollevato da terra,ma fermo,un biglietto di sola andata in tasca ed una corda al collo.
L’amore è l’unica medicina che può curare questo mondo, ormai un malato terminale tra le nostre mani e sguardi di indifferenza.
Buchi bianchi e democratici”il terrorismo non passerà”,”la delinquenza non passerà”ma ormai qui passa tutto,è un colabrodo.
Anche quando avremo messo a posto tutte le regole, ne mancherà sempre una: quella che dall’interno della sua coscienza fa obbligo a ogni cittadino di regolarsi secondo le regole.
I compleanni, non c’è cosa più assurda che festeggiare l’avanzare dell’età, con la cattiveria di ricordare che sei vicino alla fine…