Alexandre Cuissardes – Società
Un popolo che non ha poteri è un popolo che non può avere doveri.
Un popolo che non ha poteri è un popolo che non può avere doveri.
In duecentocinquanta anni siamo passati dall’esempio di volontà di Vittorio Alfieri col suo “volli sempre volli fortissimamente volli” alla prova di pazienza di molti italiani col loro “polli sempre polli fortissimamente polli”.E questo a causa di politici “folli sempre folli fortissimamente folli”
L’Italia è ben poco interessante, il popolo, dopo tanta storia, è più che mai rincretinito.
La paura di invecchiare viene nel momento in cui di riconosce di non vivere la vita che si desidera. Equivale alla sensazione di abusare del presente.
Molti di quelli che governano andrebbero presi e rigovernati molto bene per toglierli il tanto sporco di dosso. Ma una volta puliti, invece che rimetterli al loro posto come si fa con le stoviglie, andrebbero gettati nella spazzatura.
Art. 3: Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.Art. 4: La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.
L’innamoramento, quando non è corrisposto, è un dannato incidente di percorso.