Alexandre Cuissardes – Stati d’Animo
Se voglio veramente augurare il male a qualcuno gli dico “vorrei che stessi come me”.
Se voglio veramente augurare il male a qualcuno gli dico “vorrei che stessi come me”.
Tutto quello che volevo era starmene tranquilla a leggere il “Corriere dei Piccoli” pensando ai fatti miei, solo che non avevo fatto i conti con il fiato sul collo.
Avevo bisogno di silenzio. Avevo bisogno di camminare da solo. Avevo bisogno dell’essenziale, e in montagna è più facile trovarlo.
Io impazzisco per i brandelli di umanità ferita, più son feriti, più maltrattati, più di nessun conto agli occhi del mondo, più io li amo. Questo non è un merito, è un esigenza della mia natura.
Vorrei scrivere, descrivere, raccontare. Non posso affermare di non avere tempo per far ciò, ma accidenti! Quando mi ritrovo con il quaderno sulle ginocchia e la penna in mano, non mi passa nulla di poetico e originale per la mente. Non ho le forze per pensare, vivo così intensamente che ormai farmi delle domande rovinerebbe ogni cosa. Quant’è bella la felicità, la vita. Se dovessi scegliere tra la vita e la scrittura, sicuramente non dovrei nemmeno pensarci. Se devo essere triste, malinconica e abbandonata per scrivere, tanto vale la pena di lasciar perdere e vivere. Arriverà il mio momento.
Se per farci mandare all’inferno o in paradiso dovessimo fare una causa come quelle di beatificazione, e la causa fosse affidata ai nostri giudici, a chiedere di decidere per noi l’inferno o il paradiso dovremmo iniziare le pratiche da bambini per non correre il rischio di trovarsi a 99 anni magari spediti nella zona sbagliata per una ingiusta sentenza.
Non sempre sacrificio è sinonimo di ricompensa e soddisfazione… non sempre Amore è sinonimo di rispetto e felicità… non sempre coincidono le previsioni e l’esito… c’è sempre qualcosa che va molto oltre… Noi stessi!