Alexandre Cuissardes – Stati d’Animo
Se fossi stato capace di badare a me stesso come ho saputo badare agli altri sarei l’uomo più protetto del mondo.
Se fossi stato capace di badare a me stesso come ho saputo badare agli altri sarei l’uomo più protetto del mondo.
Le speranze sono i teneri germogli del cuore che si schiudono freschi alla luce di un giorno ricco di promesse.
Ormai se ci guardiamo intorno è molto più facile trovare accidenti che parole, più facile bestemmiare che pregare.
La vita è un circo, io sono un pagliaccio, ho una maschera felice e non riesco più a piangere. Sono il peggiore degli acrobati, cammino su una fune augurandomi di cadere giù. Resto sempre in equilibrio perfetto. Un inconsapevole compagno mi prende al volo ad ogni volteggio dal trapezio. Sul mio spettacolo non cala mai il sipario, il mio pubblico sembra voler ridere per sempre. Un’eco di gioia incomprensibile e distante. Non conosco altro luogo da chiamar casa che non sia questa grande tenda, non ho altra famiglia se non questa folla divertita. Non conosco nient’altro al di fuori di questo, nient’altro conoscerò mai. Io sono il pagliaccio. Io, non altri, rispondo a questo ruolo e in eterno io sono.
È la morte che ci porta via dalla vita o è la vita che ci porta via dalla morte?
Mi dispiace per tutte quelle persone che da me si aspettavano l’impossibile. Non sono capace di realizzare le loro aspettative. Quando arrivo a provare schifo per qualcuno non riesco a tornare indietro. Per questo da un bel po’ di tempo per me l’impossibile è qualcosa che regalo a chi ha saputo accendermi sogni, sorrisi e serenità.
Sai cosa ho nel cuore? Sai come posso essermi sentita? Conosci il mio cammino, i miei sacrifici, le rinunce fatte e le volte che ho dovuto ingoiare bocconi amari? Conosci chi sono, da dove vengo e cosa ho passato per arrivare fino ad oggi? No! Allora silenzio, guardate la vostra vita e i vostri percorsi. Perché ciò che riguarda me riguarda solo me e non voi!