Alexandre Cuissardes – Verità e Menzogna
L’autocritica del buon cristiano: sì, è vero, ho detto molti sì, ma erano soltanto cenni del capo spesso fraintesi.
L’autocritica del buon cristiano: sì, è vero, ho detto molti sì, ma erano soltanto cenni del capo spesso fraintesi.
Non so se sia meglio una vecchia vita da sopportare o una vita nuova da provare.
Macché realtà! Finzione, finzione!
Verità, verità, verità. Parola temuta e ripetuta, molti hanno paura della verità! La verità compromette, la verità indebolisce, la verità limita le azioni, quelle che si vorrebbero vivere nascoste e in segretezza. Si ha paura di rivelarsi come si è, s’inventa e si “mostra” un’altra verità: ridipinta di colori vivaci, perché ci si sente delusi da se stessi, dalle proprie capacità! S’inventa in amore per ottenere consensi e si gioca con l’anima e il cuore altrui. È tutto più facile per chi mente, e non sente nemmeno il rimorso! Verità, verità. Si fugge davanti alla verità che responsabilizza verso gli obblighi che comportano sacrifici e rinunce. Coloro che dichiarano la verità, sono rarità da vedere, fortuna che esiste ancora. Sono piccoli e candidi fiori sempre profumati; sono grandi “uomini” coraggiosi, che schiettamente e con garbo dicono anche le cose che potrebbero far male, loro sanno che è meglio una brutta verità che una penosa bugia.
La sincerità non “veste” coraggio ma spontaneità. A me ad esempio non fa paura mostrarmi come sono, anche perché non mi vergognerò mai di essere sincera e me ne infischio se passo per quella scontrosa, per quella che ha troppo carattere oppure per quella “stupida” solo perché sono sincera. Io indosso le mie qualità, lascio agli altri la facoltà di apprezzarle o proseguire per la loro strada.
La voglia d’amore ti fa correre, andare in caccia di qualcuno, il bisogno d’amore ti fa star lì a sognare, aspettare, e spesso restare solo.
Ci sono persone che mentono talmente bene anche a se stesse, tanto che la verità, non riescono più a trovarla.