Alexandre Cuissardes – Vita
Chissà se il 30 agosto 2012, era il giorno che doveva succedere, il giorno del miracolo, o quello del rimandare a poi. Così lo ricordo, e basta.
Chissà se il 30 agosto 2012, era il giorno che doveva succedere, il giorno del miracolo, o quello del rimandare a poi. Così lo ricordo, e basta.
La vita da, la vita toglie, la vita restituisce.
A volte è così beffarda la vita. Pensi che nulla abbia più senso, niente per cui valga la pena lottare. Non hai più sogni ne speranze. La vita diventa un vortice da cui non riesci a uscire e ti senti sola, tremendamente sola. Ma poi un giorno arriva qualcuno che ti prende per mano e ti porta via. Via da tutto il dolore, via dalla tua solitudine. E allora capisci che toccando il fondo si può risalire. E che quando meno te lo aspetti l’amore arriva e avvolge la tua vita, il tuo cuore, la tua anima. E capisci che la vita è fatta a scale, ma che è meno faticosa se affrontata insieme a qualcuno.
I termini della vita sono due: inizio e fine. questi limiti si superano grazie alla relatività del tempo e dello spazio.
Ride bene chi ride per ultimo, ma siamo tutti in fila, ed hai sempre qualcuno dietro.
Quando qualcuno ci fa del male e poi a sua volta ne riceve, siamo subito portati a sentirci soddisfatti di ciò pensando che “chi la fa l’aspetti”. Il detto è vero, ma pensiamoci bene, è anche giusto? Guardiamoci dentro, è proprio così? Possiamo essere soddisfatti nel sapere che un’altra persona sta sentendo lo stesso dolore che abbiamo provato noi? E il Signore allora cosa avrebbe dovuto fare con gli uomini che Lo hanno offeso, sbeffeggiato umiliato e messo in croce? Lui non ha “inorgoglito” il suo cuore con la vendetta, ma ha perdonato le offese ricevute.
Non voglio “silenzio complice”, voglio lotta di parole e di azioni, dove spesso la tristezza è l’indifferenza di vedere e non cambiare le cose. Nelle difficoltà, non si passa oltre, si vive “attraverso” pelle ed ossa e l’anima si logora in quel silenzio che avvolge, ma non scalda. Voglio sperare e costruire ogni giorno una rinascita che non faccia crollare il rispetto per la persona, la dignità, una rinascita che non rubi alla persona la vita.