Alexandre Dumas – Ricchezza & Povertà
Un gentiluomo oggi si fa strada col coraggio, solo col proprio coraggio. Colui che trema per un secondo, si lascia scappare, forse per sempre, l’esca che in quel preciso momento la fortuna gli tendeva.
Un gentiluomo oggi si fa strada col coraggio, solo col proprio coraggio. Colui che trema per un secondo, si lascia scappare, forse per sempre, l’esca che in quel preciso momento la fortuna gli tendeva.
Non è ricco chi ha tanti soldi, ma chi si gode la vita.
Non vi è né felicità né infelicità a questo mondo, è soltanto il paragone di uno stato ad un altro, ecco tutto. Quegli solo che ha provato l’estremo dolore è atto a gustare la suprema felicità. Bisognava aver bramato la morte, Maximillien, per sapere quale bene è vivere. Vivete dunque e siate felici, figli prediletti del mio cuore, e non dimenticate mai che, fino al giorno in cui Iddio si degnerà di svelare all’uomo l’avvenire, tutta l’umana saggezza sarà riposta in queste due parole: aspettare e sperare.
Chi legge la storia, se non gli storici quando correggono le loro bozze?
Non c’è nessuno più povero di chi viene amato per i soldi.
L’uomo tratta il mondo come se fosse suo. Dimenticando che è solo di passaggio; e che giunto il tempo nel quale si dipartirà non ci sarà nulla che porterà con se.
I ricchi hanno gli anni ben portati, i poveri hanno gli anni mal sopportati.