Alfonso Amendola – Libri
L’altra notte sul terrazzo di casa abbiamo scrutato il cielo alla ricerca dell’eclissi di luna.Poi carichi d’emozione abbiamo allegramente optato per gli eclissati e i lunatici (come sempre, come non mai).
L’altra notte sul terrazzo di casa abbiamo scrutato il cielo alla ricerca dell’eclissi di luna.Poi carichi d’emozione abbiamo allegramente optato per gli eclissati e i lunatici (come sempre, come non mai).
Perché il non esserci più di quel che c’è stato è sempre doloroso, veramente doloroso ma il non esserci più di quel che non c’è stato è veramente micidiale, una cosa proprio annichilente. Come fa una cosa che non c’è stata a non esserci più. Non c’è più qualcosa, ma è un qualcosa che non essendoci neanche stato alla fine non sai neanche che cos’è, però sai benissimo che non c’è più perché almeno una volta l’hai sfiorato. Hai sfiorato qualcosa che pur non essendoci più per un po’ era sfiorabile, questi buchi neri fatti nel niente, di questo sfiorabile, che forse per un periodo avresti potuto anche abbracciarlo.
Il primo libroagaf’ja, allevatrice di polli. Se non mi fossero a quel tempo capitati fra le mani altri libri, avrei smesso di leggere. Per fortuna, il secondo libro fu il Don Chisciotte. Questo sì era un libro! Mi feci una spada e una corazza di legno e menai colpi a destra e a manca.
Ormai l’aveva imparato.Le scelte si fanno in pochi secondi e si scontano per il tempo restante. Era successo con Michela e poi con Alice e adesso di nuovo. Stavolta li riconosceva: quei secondi erano lì e lui non si sarebbe più sbagliato.
Ciò che sta fuori è più difficile da cambiare di quello che si trova dentro.
La proporzione è il cuore della bellezza.
Ho fatto dei miei libri un ponte affinché le intemperie del mondo non ostacolino la mia quiete!