Ivan Della Mea – Amico
Chi trova un amico trova un tesoro. Chi trova un tesoro se ne fotte dell’amico.
Chi trova un amico trova un tesoro. Chi trova un tesoro se ne fotte dell’amico.
E chi muore senza portare nella propria tomba almeno una pedata ricevuta in dono da un qualche amico?
Ci vogliono il tuo nemico e il tuo amico insieme per colpirti al cuore: il primo per calunniarti, il secondo per venirtelo a dire.
Tocca senza dubbio ai nostri amici farci il male che la lontananza sola impedisce ai nostri nemici di farci.
È più vergognoso non fidarsi dei propri amici che esserne ingannati.
La cattiva sorte ci mostra chi non sono i veri amici.
Un amico, se lo é, é un secondo io.
L’amicizia che può finire non é mai stata vera.
Gli amici rappresentano un mondo dentro di noi, un mondo che non sarebbe mai nato senza il loro arrivo, ed é solo grazie a questo incontro che tale nuovo mondo é nato.
L’opposizione é vera amicizia.
Gli amici sono pericolosi, non tanto per ciò che vi fanno fare, quanto per quello che vi impediscono di fare.
Una tra le funzioni principali di un amico consiste nel subire, sotto una forma più dolce e simbolica, i castighi che vorremmo, ma non possiamo, infliggere a un nemico.
Si hanno un po’ meno amici di quanto si suppone, ma un po’ più di quanto si conosce.
Fra i trent’anni e i quaranta sentiamo il bisogno di amici. Dopo i quaranta sappiamo che non ci salveranno più di quanto ci abbia salvati l’amore.
Finchè sarai felice avrai molti amici; se i tempi si faranno bui, resterai solo.
L’amico sicuro si riconosce nell’incerta fortuna.
Non può farsi degli amici chi non si è mai fatto un nemico.