Marcel Jouhandeau – Amico
Tocca senza dubbio ai nostri amici farci il male che la lontananza sola impedisce ai nostri nemici di farci.
Tocca senza dubbio ai nostri amici farci il male che la lontananza sola impedisce ai nostri nemici di farci.
Se tu abbia un amico, o solo uno che tale si dice, te lo chiarirà la sventura.
Ero irato con il mio amico: glielo dissi, e la mia ira sbollì. Ero irato con il mio nemico: non glielo dissi, e la mia ira inacerbì.
Mi piace avere amici rispettabili; mi piace essere il peggiore della compagnia.
Un amico è un uomo che trova più credito di chiunque altro quando parla male di noi.
Nella sventura dei nostri migliori amici, troviamo sempre qualcosa che non ci dispiace del tutto.
Tutti si dicono amici, ma pazzo chi se ne fida; nulla è più comune del nome, nulla più raro della cosa.
Un amico, di fatto, non è quello che tra filosofi chiamano l’Altro necessario; è l’altro superfluo.
Era un uomo così antipatico, che dopo la sua morte i parenti chiesero il bis.
Chi ama, se non si propone quello che è il vero e giusto scopo dell’amore, è uno che si mette in mare al solo fine di patire la nausea.
Chi può dar leggi agli amanti? L’amore è in sé la legge più grande.
Un Amico non è colui che non sbaglia mai nei tuoi confronti, non è quella persona che riesce sempre e comunque a capirti; questi sono casi rarissimi. L’Amico è quella persona che riesci a perdonare, quando sbaglia, senza che qualcuno te lo chieda.
Dagli amici mi guardi Iddio che dal nemico mi guardo io.
Amico mio, non pensiamo al domani e cogliamo insieme quest’attimo della vita che trascorre.
Un amico è uno che sa tutto di te, e nonostante questo gli piaci.
Se dovessi scegliere tra tradire il mio paese e tradire il mio amico, spero di avere il fegato di tradire il mio paese.
Pochi sono gli uomini pronti a rendere omaggio, senza sentimenti d’invidia, al successo di un amico.