Analìa Scarpone – Cielo
Non crearti illusioni, non serviranno a nulla, tutto scorre, tutto continua un lento andamento senza mai fermarsi un attimo, pure il giorno piano piano diventa notte superando la magia del tramonto.
Non crearti illusioni, non serviranno a nulla, tutto scorre, tutto continua un lento andamento senza mai fermarsi un attimo, pure il giorno piano piano diventa notte superando la magia del tramonto.
Tu magica luna d’argento che mi porti lontano dolce e misteriosa. Stanotte chiacchiereremo insieme tra i sentieri nudi di un algido inverno. Ti racconterò di me delle mie paure, delle mie speranze perdute, dei miei sogni rubati alle clessidre della vita. Busserò alle sillabe dell’alba sorseggiando perle di rugiada ai rami della saggezza. Lascerò a te le mie vergini speranze prima che il sole dell’aurora porti via l’innocenza dei miei sogni di poeta e così potrà e il mio cuore gioire mentre il mio animo sentirò rifiorire.
Il debole muoversi delle stelle non è movimento, ma respiro del cielo.
Tu non lo sai, nemmeno io, ma poi si l’ho saputo! Quando? In un sogno, più vero del reale! Ecco insieme mani strette alle mani tu fissavi un orizzonte di una luce mai vista, il celo con le sue stelle a illuminarti i sentieri. Tutto si scostava dal passato, un amore vero governava la terra nessuno più soffriva, nessun bambino piangeva, il sorriso nella bocca di tutti il paradiso era nell’anima! Tu non lo sai ma io l’ho sognato quel mondo!
Ma tu non sei in cielo, sei nelle onde del mare, nei prati verdi, in ogni singolo fiore sei qui accanto a me… sempre.
Nuvola leggera, al di sopra dell’atmosfera. Nuvola che cammina l’acqua avvicina. Nuvola bianca si muove ma è stanca, nuvola rosa oggi ci sarà una sposa, nuvola di sera siamo già a primavera.
Il tramonto. Un sipario che cala sulle bellezze del giorno, un manto incantevole che va a chiuderne ogni barlume, calando piano, colora il suo mantello, preparando l’esordio ormai prossimo della notte.