Analìa Scarpone – Stati d’Animo
Sole, pioggia, nebbia o vento; una giornata si distingue dall’altra non tanto per le condizioni meteorologiche ma dal umore con il quale affrontiamo questo splendido viaggio chiamato vita.
Sole, pioggia, nebbia o vento; una giornata si distingue dall’altra non tanto per le condizioni meteorologiche ma dal umore con il quale affrontiamo questo splendido viaggio chiamato vita.
Ho l’anima antica. Non amo il cellulare, i messaggi. Ma guardare gli occhi, respirarne l’anima di ogni singola parole. Adoro il muovere lento delle mani e il profumo della carta intrisa di inchiostro. Le case in cui si impasta ancora il pane così come a farci l’amore. Amo i cavalli e quel modo tutto loro di muoversi, come sempre in attesa di un appuntamento; e quell’idea di libertà che ti donano sempre, anche dietro un misero recinto. Amo i fiori e le parole dolci, le canzoni e le dediche. Amo chi mi fa arrossire, ma il complimento deve esser garbato. E non dimentico. Ricordo a lungo. Ricordo per sempre.
Spesso chi ha vissuto grandi odi, ha provato grandi amori.
Si sentiva il mare, come una slavina continua, tuono incessante di un temporale figlio di chissà che cielo. Non smetteva un attimo. Non conosceva stanchezza. Non conosceva clemenza. Se tu lo guardi te ne accorgi: di quanto rumore faccia. Ma nel buio… Tutto quell’infinito diventa solo fragore, muro di suono, urlo assillante e cieco. Non lo spegni, il mare, quando brucia la notte.
Ci sono momenti in cui ti passa anche la voglia di esistere e altri invece dove ti accorgi che in realtà infatti non esisti.
Non mi piace saltellare al centro del mondo, mi piace girarci attorno, e prima o poi succede sempre che qualcuno si distragga e alzi la testa.
Ciò che conta non lo si conta, non lo si quantifica, non lo si misura. All’infinito lo si tiene nel cuore a dismisura e il più a lungo possibile fra le braccia.