Anastasio Alberto Ballestrero – Religione
È nel silenzio che parla il Signore e le sue parole diventano limpide, trasparenti, luminose.
È nel silenzio che parla il Signore e le sue parole diventano limpide, trasparenti, luminose.
La chiesa deve essere uno strumento nelle mani di Dio, e non Dio uno strumento nelle mani della chiesa.
Tra pregare e agire è meglio scegliere l’opzione con più possibilità di successo.
Chi non crede in Dio non crede in sé stesso e perde ogni identità!
Il mio grazie alle donne si fa pertanto appello accorato, perché da parte di tutti, e in particolare da parte degli Stati e delle istituzioni internazionali, si faccia quanto è necessario per restituire alle donne il pieno rispetto della loro dignità e del loro ruolo. In proposito non posso non manifestare la mia ammirazione per le donne di buona volontà che si sono dedicate a difendere la dignità della condizione femminile.Come scrivevo nel Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace di quest’anno, guardando a questo grande processo di liberazione della donna, si può dire che “è stato un cammino difficile e complesso, e, qualche volta, non privo di errori, ma sostanzialmente positivo, anche se ancora incompiuto per i tanti ostacoli che, in varie parti del mondo, si frappongono a che la donna sia riconosciuta, rispettata, valorizzata nella sua peculiare dignità”.Consentite dunque, carissime sorelle, che insieme con voi io rimediti la meravigliosa pagina biblica che presenta la creazione dell’uomo, e che tanto dice sulla vostra dignità e la vostra missione nel mondo.Vegli Maria, Regina dell’amore, sulle donne e sulla loro missione al servizio dell’umanità, della pace, della diffusione del Regno di Dio!
Il Signore ha condizionato il suo perdono per noi a quello che noi stessi sapremo offrire al nostro prossimo.
La vita, un “lavoro complicato” che non può insegnartelo nessuno, ma che puoi scegliere come svolgerlo e questa scelta spetta solo a te e la mia scelta sei tu: Tu che mi hai dato la più grande lezione d’amore, Tu che mi hai fatto “rimanere” che mi hai insegnato a non mollare, a non “rompere gli argini”, Tu che mi hai portata via dalla solitudine e hai strappato i brutti ricordi. Tu che mi hai lasciata senza parole in un vortice di emozioni, mi hai insegnato a respirare nel profondo e a guardare lontano, ad un domani che non mi fa più paura.