Andrea Bidin – Vita
L’elemento recondito e dannoso di un io tutt’ora quasi sconosciuto e difficile da modellare al contesto sociale attuale.
L’elemento recondito e dannoso di un io tutt’ora quasi sconosciuto e difficile da modellare al contesto sociale attuale.
Vita, unica nella sua unicità, vita tu con i tuoi colori spesso senza sfumatura vita tu, sempre fedele a noi che tradisci anche i sogni, vita unica, nella tua unicità, vita tu fedele resti maestra della vita mia!
La luce è una componente intrinseca del progetto e dell’oggetto architettonico, un mezzo per comunicare con le persone e con le architetture confinanti.É un vettore che misura lo spazio e il tempo, che rallenta attraverso i materiali e accellera liberandosene fino a stabilizzarsi nel vuoto.É una vera e propria superficie geometrica, con delle regole mutanti a seconda del luogo, del tempo e dell’umore.
Sei uno che per principio non s’aspetta più niente da niente.Ci sono tanti, più giovani di te o meno giovani, che vivono in attesa di esperienze straordinarie; dai libri, dalle persone, dai viaggi, dagli avvenimenti, da quello che il domani tiene in serbo. Tu no. Tu sai che il meglio che ci si può aspettare è di evitare il peggio.
Si Racconta che: La pazienza è la virtù dei forti. Io dico che la pazienza è un “per forza” quando aspettare è l’unica scelta che hai. L’attesa logora mette dubbi incertezze se ma chissà forse. E mette in discussione tutto: aspettare o agire. Gli opposti che la vita ti propone e non ti da alternative cosi rimani con i i se. Ma. Chissà. Forse.
Non vivere con la paura di morire, ma muori con la gioia di aver vissuto.
Alla disgrazia uno non si può abituare, mi creda, perché sempre abbiamo l’illusione che quella che stiamo sopportando debba essere l’ultima, sebbene in seguito, con l’andare del tempo, incominciamo a persuaderci – e con quanta tristezza! – che il peggio deve ancora venire.