Andrea De Candia – Poesia
Nella mia testa c’è sempre del fumo. Scrivere equivale a renderlo arrosto.
Nella mia testa c’è sempre del fumo. Scrivere equivale a renderlo arrosto.
La mia vita è come sbucciare una cipolla: le tolgo ogni strato, mi spoglio di ogni illusione, poi continuo a tagliarla, sperando che man mano che si assottiglia, troverò uno scrigno, il cuore delle cose: l’autenticità. Ed ho tanta paura che mi scompaia dalle dita, così, all’improvviso.
Scrivere una Poesia è come fare l’amore con la vita. Ma fare l’amore con Vita è tutt’altra cosa.
La Poesia aiuta il cuore a non invecchiare.
Non adoro né il freddo, né il caldo, ma il caldo nel freddo e il freddo nel caldo.
La scuola centra pienamente il suo obiettivo, quando ha insegnato a ben istruirsi da sé.
Scrivere di vite semplici, presentare i successi di un personaggio che cade e si rialza convinto di poter dar tutto è molto più facile di quanto si pensi. Le mie storie non sono così, voglio parlare di anime perse in sé stesse che lottano e cadono mille volte per una sola vittoria; vivere la loro solitudine come se fosse la mia, sentire l’assenza dell’amore che vorrebbero ricevere, reggere ai fallimenti che in realtà sono un po’ anche i miei; accettare le loro debolezze senza riuscirci fino in fondo. Ed è in questa forte empatia che riconosco ogni giorno il fascino disarmante della scrittura. L’entrare a far parte di mille mondi vivendone fisicamente uno soltanto.