Andrea De Carlo – Libri
Che poi, basterebbe avere una specie di autolimitatore di pensieri per stare meglio. Una specie di autolimitatore di sentimenti. Basterebbe non lasciarsi andare proprio a picco nella vita di un’altra persona, no?
Che poi, basterebbe avere una specie di autolimitatore di pensieri per stare meglio. Una specie di autolimitatore di sentimenti. Basterebbe non lasciarsi andare proprio a picco nella vita di un’altra persona, no?
Forse è quello il segreto: non tanto che cosa facciamo, quanto perché lo facciamo.
Le tue mani, il tuo viso, anche il più sottile dei tuoi capelli, non c’è una parte del tuo corpo che non sia la sue esatta copia. Sicuramente la sua anima risiede in questo corpo, da qualche parte. Ma perché… perché i tuoi occhi mi rifiutano?
Anche dentro il corpo la tenebra è profonda, e tuttavia il sangue arriva al cuore, il cervello è cieco e può vedere, è sordo e sente, non ha mani e afferra, l’uomo è chiaro, è il labirinto di se stesso.
Nel sorriso dei bambini arde un’intera biblioteca.
Eppure, quando se l’era vista davanti vestita solo di un lino finissimo e trasparente, i capelli acconciati alla maniera egiziana, gli occhi lucenti segnati di nero, le ciglia incredibilmente lunghe, il seno prepotente, tutto era svanito, le armate che lo cingevano d’assedio, la testa mozza di Pompeo, le subdole manovre di quei piccoli greci intriganti. Solo lei era rimasta, superba e tenera.
Ho alzato le mani imbrattate verso il cielo, e ho intimato a Dio di aiutarmi perché se la creatura che avevo sotto i ferri moriva, con lei sarebbero morti gli alberi, i cani, i fiumi, e persino gli angeli. E tutto quello che di creato c’è.